Come preparare il legno alla verniciatura senza levigatrice
Ci possono essere diverse situazioni in cui si impone questa necessità. Vuoi levigare il legno senza levigatrice, trapano o smerigliatrice. Evitando strumento così comodi che consentono di velocizzare l’eliminazione di un primo strato di materiale dalla superficie che stai lavorando. Ma che possono diventare anche troppo invasivi.
E non danno massimo controllo all’esecuzione del lavoro. Questo perché non hai la possibilità di usare gli attrezzi in questione oppure stai operando su un pezzo di legno molto piccolo, fragile, inadatto all’uso di una levigatrice sia orbitale che, a maggior ragione, rotorbitale. Quindi che impone anche una rotazione al movimento circolare. In poche parole, come levigare il legno senza smerigliatrice per evitare di danneggiare la base che vuoi migliorare?
Gli argomenti del post
I vantaggi di una lavorazione a mano
Prima di scoprire come levigare il legno senza levigatrice elettrica bisogna capire qual è il vantaggio di questa scelta. La risposta è chiara: massimo controllo del lavoro. Una mano esperta capisce quanta forza imprimere, come evitare graffi e danni. Soprattutto a legni pregiati e antichi. Senza dimenticare i dettagli e i ritocchi. Certo, se devi preparare un pavimento per la veranda è normale usare la levigatrice: risparmi tempo e fatica.
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Puoi iniziare a levigare con la pialla
Se il blocco di legno è particolarmente irregolare, con diverse aree da smussare in profondità, puoi iniziare con un lavoro di pialla manuale. Questo strumento, uno dei più antichi della falegnameria, permette di togliere strati di legno livellando le superfici e togliendo irregolarità. Usando la pialla a mano si risparmia tempo prezioso.
Però questa lama ti consente di mantenere massimo controllo del lavoro che stai svolgendo su assi e piani. Non dimenticare la possibilità di usare un modello Surform da tirare in diagonale per sgrossare e lungo la venatura per rifinire grazie alla regolazione della lama che consente di intervenire con un taglio più o meno fine.
Come usare la carta vetrata a mano
Dopo aver tolto gli elementi più fastidiosi e ingombranti di un pezzo di legno da trattare, puoi procedere con la levigatura a mano. In che modo? Semplicemente prendendo un foglio di carta abrasiva e passando più volte la superficie ruvida. Ci vorrà più tempo ma, come suggerito, avrai maggior controllo del risultato.
La vecchia scuola impone la carta a mano, in modo da sentire la superficie con le dita e capire l’evoluzione del lavoro. Un vero artigiano non rinuncerebbe mai a questo vantaggio, qui si nasconde il vero privilegio.
Ma per semplificare e velocizzare, e per proteggere le mani, si possono usare blocchi di legno o sughero sui quali fissare la carta. Ci sono anche modelli particolarmente comodi con maniglia per agevolare la presa.
Esiste una tecnica per passare la carta vetrata a mano in modo da non rovinare il legno? In primo modo devi seguire il senso della venatura, parallelamente al disegno del tronco o dell’asse. Poi bisogna passare da una grana spessa e grossa che serve ai lavori di sgrossatura fino alla più fine. Che è perfetta nella pre-verniciatura.
Come scegliere la grana della carta vetrata? Quella gialla è per il legno dolce perché è meno aggressiva, il modello rosso o marrone è più incisiva. Si passa da una con grana bassa, necessaria all’inizio per sbozzare e sgrossare, per arrivare a quella più fine che prepara il legno alla verniciatura togliendo i più piccoli difetti.
Togliere la vernice senza levigatrice
Come sverniciare il legno per il nuovo smalto? Anche se non vuoi passare un colore o una vernice ma il semplice impregnante per risolvere i problemi dell’umidità e degli agenti atmosferici, devi togliere la vecchia pittura.
Se non vuoi usare la levigatrice devi usare uno sverniciante chimico o una pistola termica con il supporto di un raschietto per agevolare il processo. Anche una semplice spatola può essere d’aiuto per eliminare il vecchio smalto una volta indebolito dal calore e dalla chimica ma ricorda di lavorare sempre all’aperto.
Levigare curve e angoli con precisione
I lavori di rifinitura sul legno impongono anche attività specifiche per smussare e levigare aree difficili da raggiungere. In questi casi si punta su strumenti specifici come le raspe, attrezzi che fanno parte della tradizione artigianale e riescono ancora a dare un grande contributo grazie a forme e dentatura differente.
Le mezze tonde sono perfette per levigare ricci e curve di decorazioni, le raspe va coda di topo (circolari e sottili) aiutano per fori e dettagli. Esistono anche modelli piani e ad angolo ma per levigare angoli e insenature puoi usare raschietti e sgorbie. Vale a dire lame di precisione per togliere strati di materiale dagli angoli.
Attenzione a un dettaglio: lime e raspe non sono la stessa cosa. Le prime hanno una dentatura sottile, fitta e poco pronunciata. Si usano sul metallo. Le raspe invece hanno denti molto esposti e capaci di operare bene sul materiale morbido del legno. Di sicuro questi attrezzi devono trovare posto in un’officina da falegname.